Ci sono tantissimi contenuti che insegnano come iniziare al meglio la giornata. Libri, articoli, video che parlano di Power Hour, di rituali del risveglio. C’è chi si allena, chi medita, chi scrive gli obiettivi della giornata.
Poche risorse invece sono dedicate al tema del concludere in maniera efficace la giornata lavorativa, tema altrettanto importante.
Cal Newport, scrittore americano sostenitore del minimalismo digitale, introduce il concetto di “shutdown ritual”, rituale di spegnimento, nel suo libro intitolato “Deep Work”.
Non più, quindi, soltanto rituali per cominciare bene la giornata lavorativa ma anche un rituale per concluderla al meglio.
Cos’è un rituale di spegnimento?
Si tratta di una serie di azioni da svolgere la sera per concludere in maniera chiara e definitiva la giornata lavorativa in modo da poter voltare pagina e dedicarsi ad altre attività con la mente libera da preoccupazioni.
Il rituale descritto da Cal Newport è molto semplice:
- Verificare di aver risposto a tutte le mail che richiedevano una risposta urgente
- Aggiornare la to do list dei giorni successivi
- Rivedere l’agenda dei prossimi giorni
- Preparare l’agenda del giorno dopo
- Pronunciare la frase “shutdown complete”
Perché è importante avere un rituale di spegnimento?
Quante volte vi siete ritrovati a dare un’occhiata alle mail mentre guardate la vostra serie preferita? O a rimettervi alla scrivania dopo cena nonostante la stanchezza?
Quanto sono produttivi quei momenti? O servono solo a placare un senso di colpa?
Newport è un sostenitore del metodo del lavoro profondo, uno stato di concentrazione libero da distrazioni tecnologiche (e non) e atto a svolgere attività complesse.
Lavorare in maniera distratta, lavorare quando si è stanchi, non serve a niente. Non è produttivo e aumenta la frustrazione.
Tanto vale, a fine giornata, dedicarsi ad altro.
Ecco 3 motivi per cui è importante chiudere la giornata lavorativa e non pensarci più fino al giorno dopo:
- Lasciare lavorare l’inconscio: è provato che alcuni problemi hanno bisogno di decantare per essere risolti, non quelli che richiedono una concentrazione attiva ma situazioni che richiedono un’elaborazione di più informazioni. In questo caso è importante lasciare riposare il cervello perchè la parte inconscia lavori per trovare delle soluzioni.
- Ricaricare le energie: l’attenzione non è infinita, ha bisogno di ricaricarsi. Staccare dal lavoro per fare altro è importante per ritrovare l’energia necessaria per ricominciare il giorno dopo.
- Stimolare la creatività: la creatività è la capacità di collegare due idee in apparenza scollegare tra loro. Ritagliarsi dei momenti dedicati ad altre attvità permette di attivare questo tipo di collegamenti mentali. Guardare un film, dedicarsi ad un hobby, è in questi momenti che arrivano le idee migliori.
Il mio rituale di spegnimento.
Siccome mi piace sperimentare tutti gli strumenti che scopro, mi sono cimentata anche io con un mio personalissimo rituale di spegnimento che consiste in pochi semplici passi:
- Passare in rassegna la giornata
- Fare una lista dei risultati raggiunti durante la giornata
- Preparare l’agenda del giorno dopo: trascrivere su carta gli orari, bloccare gli slot dedicati a riunioni, sessioni, appuntamenti fissi, e assegnare obiettivi agli slot liberi.
- Spegnere il computer e lasciarlo in un altra stanza
E tu, hai un rituale per concludere la tua giornata lavorativa?