Sei oramai convinto che è importante saper dire di no? Benissimo! Sappi anche che il modo in cui lo dici può fare tutta la differenza.

Tim Ferris, autore del famosissimo libro “4 ore alla settimana”, ha scritto un nuovo libro che si chiama “Tribe of Mentors”. Questo libro consiste in una serie di interviste ad alcune delle persone più influenti del mondo del business, dello sport, dello spettacolo, e che Ferris considera suoi mentori.

Per scriverlo, Ferris ha dovuto inviare centinaia di richieste a tutti coloro che avrebbe desiderato intervistare. Ovviamente non tutti hanno accettato. Anzi, ha ricevuto parecchie risposte negative. Alcune di queste lettere di rifiuto però, erano scritte così bene che Ferris ha chiesto agli autori di poterle addirittura includere nel libro.

Queste risposte gli hanno dato modo di analizzare lo stile che i suoi invitati utilizzavano per rifiutare la sua richiesta e ne ha tratto alcune linee guida su come formulare un buon rifiuto che non offenda:

– Valorizza la richiesta o la persona che te l’ha fatta: se si tratta di un invito, è importante esprimere apprezzamento verso il lavoro della persona, ringraziarla per aver pensato a te. Sii spontaneo e caloroso.

– Spiega chiaramente il perchè del tuo rifiuto. Se stai lavorando ad un progetto importante, se hai bisogno di tempo per te, se ti stai dedicando alla famiglia, esprimi chiaramente le ragioni per le quali non puoi accettare.

– Fai riferimento ad una “policy” che vale per tutti: spiega che in questo periodo ti sei dato una regola alla quale non transigi (per esempio una regola “no pause caffé” o una regola “no interruzioni”).

– Esprimi un no chiaro. Dare una risposta incerta che lasci spazio a varie interpretazioni non fa bene né a te né al tuo interlocutore che si sentirà in diritto di reiterare la sua domanda.

Prova questo approccio e fammi sapere se funziona.

E ricordati che se non c’è un unico modo per avere successo, ce n’è uno molto semplice per non averne ed è quello di voler accontentare tutti.